• DE
  • EN
  • US
  • IT
  • PT
  • ZH
  • RU
Logo
  • PER MEDICI
    • Panoramica
    • Prodotti
      • Filtro prodotti
      • Protesi d’anca
      • Protesi di ginocchio
      • Recupero degli arti
      • Estremità inferiori
      • Strumenti chirurgici
      • Stecche per dita
      • customLINK
    • Multimedia
      • Panoramica
      • Registrazione
      • Istruzioni generali per l’uso
      • customLINK
      • Relazioni sui casi di LINK
      • Linee guida di codifica ROD
      • Istruzioni di pulizia e modelli
      • Certificati ISO
    • La nostra rivista
      • Ultimo numero
      • Archivio
  • LINKademy.TV
    • Medical Education Webinar Channel
    • Global Sales Education Channel
    • Panoramica
  • CHI SIAMO
    • Panoramica
    • L’azienda
    • Approccio alla qualità
    • Innovazione e sviluppo
    • Materiali e ricerca
    • Partnership
    • Profilo internazionale
  • CONTACT
    • Overview
    • Modulo di contatto
    • Sedi
    • Rappresentanti internazionali
    • Nota legale
Logo Logo small
  • Homepage
  • PER MEDICI
  • Prodotti
  • Protesi di ginocchio

Protesi di ginocchio

  • Protesi monocompartimentale LINK SLED
  • Sistema di protesi totale di ginocchio GEMINI SL
  • Ginocchio classico LCK – LINK
  • LINK Endo-Model
  • LINK Endo-Model SL
  • Coni femorali e tibiali TrabecuLink

Protesi monocompartimentale LINK SLED

  • Highlight
  • Leggi di più
  • Protesi LINK SLED
  • Tecnica chirurgica
  • Vista 3D
  • Risorse
    • Impianto SEMPLICE1, 3, 5
       
    • Risultati RIPRODUCIBILI1, 10, 1, 12
       
    • Successo di utilizzo COMPROVATO1, 5, 10, 11

    Design flessibile: il design a cuscinetto fisso “round-on-flat” permette un’eccellente libertà di movimento, portando a una mobilità specifica del paziente13:

    • Cinematica senza limitazioni3, 9, 13
    • Risultati migliori rispetto ad altri impianti, anche in zone con basso volume11, 15, 16
    • Il design simmetrico consente trattamenti di gonartrosi mediale e laterale2


    Longevità comprovata

    • Gli eccezionali risultati clinici documentano l’affidabilità del dispositivo11, 12
    • Ampia esperienza clinica12
    • Design inalterato da tre decenni
    • Eccellenti risultati documentati12

    Resezione femorale

    • Massima conservazione ossea e preservazione dei tessuti molli2, 6, 14

    La protesi unicondilare a slitta LINK è stata impiantata per la prima volta nel 1969. Nel 1981 è stata modificata e da allora il design di successo è rimasto sempre invariato:

    Forma naturale dei componenti; il design policentrico del femore permette una ricostruzione anatomica:

    • Ottimo design policentrico del femore10, 12
    • Design che preserva le ossa per artroplastiche future14

    Design interamente in polietilene

    Questa versione è disponibile in quattro altezze diverse: 7, 9, 11 e 13 mm, e quattro diametri: 45, 50, 55, e 58 mm.

     

    Design con supporto in metallo

    Questa versione è disponibile in quattro altezze diverse: 8, 9, 11 e 13 mm e quattro diametri: 45, 50 e 55 mm.

    Opzioni di modifica per le superfici LINK PorEx
     

    • Notevole riduzione dell’usura della plastica e del rilascio di ioni metallici1
    • Comportamento all’abrasione simile alla ceramica1
    • Durezza eccezionale1

    Componenti femorali
    I componenti femorali sono disponibili in 4 dimensioni:

    •    Piccolo (16 x 40 mm)
    •    Medio-piccolo (17 x 46 mm)
    •    Medio (18 x 52 mm)
    •    Grande (20 x 60 mm)

    In caso di revisione, l’espianto è più facile rispetto alle altre strutture di stelo.14

    Piano tibiale
    La forma simmetrica dei piani tibiali ne permette l’utilizzo sia medialmente sia lateralmente. La dimensione viene adattata alla forma anatomica della testa tibiale.

    1. Ackroyd, C., 2003. Journal of Bone & Joint surgery BR - Medial compartment arthroplasty of the knee. Bristol: s.n.
    2. Ashraf, T., Newman, J., Evans, R. & Ackroyd, C., 2002. Journal of Bone & Joint surgery BR - Lateral unicompartmental knee replacement. s.l.:From Southmead Hospital, Bristol, England.
    3. Dreyer, P. D. J., Späh, D. H. & Teichner, D. A., 1984. Längerfristige Erfahrungen mit Schlittenendoprothesen St. Georg - Zeitschrift für Orthopädie. Bremen: s.n.
    4. Internal Technical Report, kein Datum Internal technical report: Study of the influence of TiNbN-coating on the ion release of CoCrMo-alloys in SBF buffer simulator testing. s.l.:s.n.
    5. Mackinnon, J., Young, S. & Baily , R., 1988. The St Georg sledge for unicompartmental replacement of the knee - Journal of Bone&Joint Surgery BR. Bristol: s.n.
    6. Müller, J., 2016. Link Schlittenprothese [Interview] (Juli 2016).
    7. Müller, J., 2018. Unicondylar Sleds - Indications & Overview, Suzhou, China: 2018 LINK SLED Summit Symposium.
    8. Newman, J. & et. al., 2009. Unicompartmental or total knee replacement. The 15-year results of a prospective randomised controlled trial - Journal of Bone & Joint Surgery. s.l.:s.n.
    9. Nieder, E., 1991. Schlittenprothese, Rotationsknie und Scharnierprothese Modell St. Georg und Endo Modell. Orthopäde, pp. 170-180.
    10. Steele, R., Evans, R., Achroyd, C. & Newman, J., 2006. Survivorship of the St. Georg medial sled unicompartmental knee replacement beyond ten years. s.l.:s.n.
    11. Swedish Knee Arthroplasty Register , 2012. Swedish Knee Arthoplasty Register - Annual Report 2012. [Online]
      Disponibile al link: http://www.myknee.se/pdf/117_SKAR_2012_Engl_1.0.pdf
      [Accesso effettuato il 26 marzo 2020].
    12. Swedish Knee Arthroplasty Register, 2015. Swedish knee arthroplasty register - Annual report 2015. [Online]
      Disponibile al link: http://www.myknee.se
      [Accesso effettuato il mercoledì 4 luglio 2018].
    13. Weale, A., Murray, D., Newman, J. & Ackroyd, C., 1999. Journal of bone & joint surgery BR - The length of the patellar tendon after unicompartmental and total knee replacement. Bristol: s.n.
    14. Wohlgemut, D. G., 2009. Die Funktion des Kniegelenks wiederherstellen - Minimalinvasiver Kniegelenkersatz [Interview] 2009.
    15. Gleeson, R.E., Evans, R., Ackroyd, C.E., Webb, J., Newman, J.H.: Fixed or Mobile Bearing Unicompartmental Knee Replacement? Comparative Cohort Study, The Knee 11 (2004) 379-384.
    16. Gleeson, The Swedish Knee Arthroplasty Register, Validity and Outcome, Department of Orthopedics Lund University Hospital, SE-221 85 Lund, Sweden, 2011.

    Sistema di protesi totale di ginocchio GEMINI SL

    • Highlight
    • Leggi di più
    • Menisco fisso
    • Menisco mobile
    • SPAR-K
    • Vista 3D
    • Risorse
    • Elevata stabilità articolare e buona cinematica
    • Elevata stabilità primaria
    • Ricostruzione naturale delle articolazioni con libertà di movimento e funzionalità fisiologica1, 2, 3

    Risultati clinici positivi a lungo termine4

    • 5 anni 97,5%
    • 10 anni 95,5%
    • Ampia gamma di indicazioni e opzioni di trattamento con flessibilità intraoperatoria
    • Tibia adattata anatomicamente
    • Componenti protesici modulari, adattati anatomicamente
    • Ampia scelta di dimensioni per ogni statura, indipendentemente dal sesso o dall’etnia5
    • I vari incrementi delle dimensioni consentono la ricostruzione naturale dell’offset posteriore
    • Fissaggio sicuro contro le forze di taglio e rotazionali6

    Versioni

    Sono disponibili in versione menisco fisso per la conservazione del legamento crociato (CR) o per la sostituzione del legamento crociato (PS) e in versione menisco mobile (CR/CS). Il menisco fisso GEMINI SL è composto da un guscio tibiale in metallo, che consente sia la preservazione del legamento crociato (CR) sia la sostituzione del legamento crociato (PS). Questo aspetto semplifica la scelta dell’impianto e garantisce flessibilità intraoperatoria.
     

    Inoltre, è disponibile una versione SpheroGrip con guscio tibiale metallico monoblocco.

    Design

    Numerose versioni diverse consentono la personalizzazione in base alle diverse strutture ossee e alla possibile sensibilità. Il sistema permette l’ancoraggio sia cementato sia non cementato. L’ulteriore possibilità di modifica della superficie PorEx può ridurre il rilascio di ioni e l’usura, in quanto il coefficiente di attrito è più basso.14 I componenti tibiali modulari permettono l’approssimazione degli steli tibiali, in grado di garantire stabilità anche in scarse condizioni ossee.7

    • Numerose opzioni di trattamento per un’ampia gamma di pazienti e indicazioni e maggiore flessibilità intraoperatoria
    • Sviluppato per la ricostruzione della cinematica naturale con elevata flessione e ripristino delle funzioni a lungo termine

    Caratteristiche del menisco fisso GEMINI® SL® PS:

    • Attacco post-cam paragonabile al ginocchio naturale13
    • Superficie di contatto uniformemente ampia sul perno
    • Basso carico superficiale sul perno13
    • Meccanismo di accoppiamento affidabile e sicuro13
    • Rischio di lussazione minimo 13.
    • Superficie di contatto più estesa durante la flessione con carico di contatto ridotto e rischio di frattura e abrasione minimo.13

    Se i legamenti e la capsula sono intatti e la stabilità dell’articolazione è buona, per la ricostruzione naturale dell’articolazione può essere utilizzata la versione di menisco fisso a ritenzione del crociato (“Cruciate Retaining”, CR).

    La versione di menisco fisso CR con congruenza moderata riduce il carico osseo ridistribuendolo e favorendo il naturale roll-back e la rotazione del femore15.

    Se il legamento crociato posteriore è insufficiente o è stato rimosso, va utilizzata la versione di menisco fisso con stabilizzazione posteriore (“Posterior Stabilized”, PS).

    La libertà di rotazione garantita dal sistema di menisco mobile GEMINI SL aiuta a preservare l’allineamento delle articolazioni femoro-patellari e femoro-tibiali durante la flessione del ginocchio. L’autoallineamento mediante rotazione delle superfici articolari in polietilene PE migliora la cinematica postoperatoria.11

    Allo stesso tempo, la placca di base tibiale lucida migliora il comportamento all’abrasione.10, 11

    Il menisco mobile GEMINI SL offre il vantaggio di una geometria articolare altamente conforme con una distribuzione ridotta delle sollecitazioni delle superfici e del substrato, mentre l’articolazione del menisco mobile riduce lo sviluppo di carichi ossei superficiali.9
    Buona mobilità grazie a una superficie articolare maggiore.
    L’elevato grado di congruenza delle superfici articolari stabilizza il ginocchio, anche in caso di perdita del legamento crociato posteriore.8, 9, 12
     

    Allo stesso tempo, la placca di base tibiale lucida migliora il comportamento all’abrasione.10, 11

    Fissazione sicura del piatto
    La struttura unica nel suo genere della guida a coda di rondine elimina praticamente qualsiasi rischio di lussazione del piatto.

    Il principio del menisco mobile permette un allargamento significativo della superficie di contatto, e pertanto una riduzione del carico di contatto8, 9 garantendo un’elevata congruenza dell’articolazione con rotazione libera che migliora la cinematica.10

    Visitate il nostro microsito spar-k per informazioni sul nuovo set di strumenti spar-k:

    spark.linkorthopaedics.com

    1. H. Thabe, „Auswirkungen verschiedener konstruktiver Prothesenmerkmale auf Langzeitergebnisse“, Akt Rheumatol 2013;38.
    2. Internal data - H. Thabe, „Aspekte zum Konzept der beweglichen Tibiaplateaukonstruktion, April 2000.
    3. J. Goodfellow, “The Mechanics of the Knee and Prosthesis Design”. J Bone Joint Surg Br 1978; 60:358-369
    4. ripo.cineca.it/pdf/relazione_2016_v19_inglese.pdf
    5. Dati interni - H. Thabe, “Arthroprometic sizing in TKA / GEMINI MK2”
    6. P.S. Walker, “A Comparative Study of Uncemented Tibial Components”. J Arthroplasty 1990; 5:245-253
    7. A. Completo et al., “The influence of different tibial stem designs in load sharing and stability at the cement-bone interface in revision TKA”. Knee 2008;15:227-232
    8. S. Bignozzi, “Three different cruciate-sacrificing TKA designs: minor intraoperative kinematic differences and negligible clinical differences”. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc 2014; 22:3113-3120
    9. Internal data - B. Innocenti, “GEMINI Mobile Bearing / Fixed Bearing CR - Biomechanical Analysis in healthy and deficient PCL patient”, 2017
    10. J. Callaghan, “Mobile-Bearing Knee Replacement: Concept and Results”. AAOS Instructional Course Lectures 2001; 50:431-449
    11. D. Dennis, “Mobile Bearing Total Knee Arthroplasty Design Factors in Minimizing Wear”. Clin Orthop Relat Res. 2006; 452:70-77
    12. Internal data - S. Greenwald, “Classification of Mobile Bearing Knee Design: Mobility and Constraint”, 2002
    13. Internal data - B. Innocenti, “GEMINI SL Fixed Bearing PS - Biomechanical Analysis of the Post-Cam System”, 2017
    14. Internal technical report: Study of the influence of TiNbN-coating on the ion release of CrCrMo-alloys in SBF buffer simulator testing.
    15. GR Scuderi, WN Scott, “Total Knee Arthroplasty. What we have learned.”1996; Am J Knee Surg 9:73-75

    Ginocchio classico LCK – LINK

    • Highlight
    • Leggi di più
    • Tecnica chirurgica
    • Risorse

    La salute del paziente è ciò che conta di più

    • Riduzione del dolore 2, 3
    • Ripristino della funzione 2, 3
    • Stabilità articolare 2 3

    Il sistema per ginocchio classico LCK – LINK è stato progettato come versione PS (“Posterior Stabilized”, con stabilizzazione posteriore). Il perno sul piatto tibiale e la geometria dell’alloggiamento sul componente femorale formano un meccanismo di accoppiamento che fornisce una guida meccanica che compensa la funzione del legamento crociato posteriore.

      Il design testato clinicamente garantisce il ripristino dell’articolazione

      • Cinematica articolare originaria 1
      • Resezione con conservazione ossea 4
      • Flessione fino a 125°

      La strumentazione semplifica la procedura chirurgica

      • Solo tre vassoi per strumenti
      • Strumenti facili e flessibili 6
      • Design robusto e affusolato 6

      Design tecnico per una grande funzionalità

      • Meccanismo di bloccaggio 5
      • Concept testato clinicamente 4
      • Meccanismo post-cam sicuro 4
      • Elevata conformità coronale 4

      Design semplice ma efficace

      • Impianto con 7 dimensioni femorali e tibiali
      • Dimensioni compatibili in entrambe le direzioni
      • Solo PS
      • Scelta fra Femur First / Extension Gap First
      1. DA Dennis, RD Komistek, MR Mahfouz. In Vivo Fluoroscopic Analysis Of Fixed-Bearing Total Knee Replacement, Clin Orthop Relat Res 2003; 410:114-130
      2. CJ Wang, JW Wang, HS Chen. CJ_Comparing cruciate-retaining total knee arthroplasty and cruciate-substituting total knee arthroplasty: a prospective clinical study. Chang Gung Med J. 2004 Aug;27(8):578-85
      3. Swanik CB_Proprioception, Kinesthesia and Balance after Total Knee Arthroplasty with Cruciate-Retaining and Posterior Stabilized Prostheses. J Bone Joint Surg Am. 2004 Feb;86-A(2):328-34
      4. Dati interni “Concept and Draft” DOC-06862
      5. Dati interni “Test report” DOC-07953
      6. Dati interni “Test Report” DOC-07623

      LINK Endo-Model

      • Highlight
      • Leggi di più
      • LINK Endo-Model Standard
      • LINK Endo-Model - M
      • LINK Endo-Model - W*
      • Tecnica chirurgica
      • Endo-Model compie 40 anni
      • Vista 3D
      • Risorse
      • Utilizzato con successo da oltre 30 anni1
         
      • Efficiente nel movimento2
         
      • Soluzione affidabile3, 4, 5

      Endo-Model viene utilizzato con successo da oltre 30 anni e vanta una storia clinica senza precedenti con eccellenti risultati.1, 2, 5, 8 Anche dopo 15 anni, Endo-Model riporta un tasso di sopravvivenza del 98,5%.9

      Endo-Model consente un impianto rapido e semplice, mentre il design dell’impianto assicura una buona funzione postoperatoria.10, 11 La sua eccellente cinematica fa sì che Endo-Model garantisca un alto livello di stabilità, soprattutto in estensione.3, 11 L’impianto consente una flessione dell’articolazione fino a 142° e un’iperestensione di 2°.

       

      Il sistema Endo-Model è un impianto con stabilità intrinseca.1, 5, 12 Le varie opzioni (Endo-Model Standard, Endo-Model Modular, Endo-Model SL, Endo-Model W) offrono un elevato grado di flessibilità.

      LINK Endo-Model viene utilizzato da oltre 30 anni come protesi di ginocchio a perno rotante o a cerniera sia per artroprotesi primarie e di revisione. La protesi di ginocchio a perno rotante Endo-Model offre un’ampia varietà di opzioni.
      Il metodo di impianto di Endo-Model è semplice e privo di complicazioni.2, 6 La protesi è dotata di fissazione intracondilare e intramidollare, che forniscono un elevato grado di stabilità e protezione contro i batteri1, 7. Per i pazienti con ipersensibilità al metallo, LINK offre anche uno speciale rivestimento delle superfici (LINK PorEx).13

       

      Dimensioni:
      4 dimensioni diverse per i componenti femorali e tibiali, per destra e sinistra. (XS, S, M, L)


      Materiale:
      CoCrMo, UHMWPE e LINK PorEx


      Meccanismo:
      Disponibile nelle versioni a perno rotante e a cerniera.


      Tipo di fissazione:
      Cementato


      Centralizzatori:
      La forma dei centralizzatori permette una posizione centrale nel canale midollare. Inoltre, i centralizzatori impediscono il contatto tra lo stelo metallico e l’osso corticale, riducendo così anche i picchi di sollecitazione nell’osso durante l’esercizio delle forze di flessione.3


      Tecnologia LINK PorEx:
      Per i pazienti con ipersensibilità al metallo, LINK offre opzioni di modifica per le superfici.13

      La protesi totale di ginocchio intracondilare modulare Endo-Model – M è un’integrazione della protesi di ginocchio Endo-Model Standard.

      Dimensioni:
      4 dimensioni diverse per i componenti femorali e tibiali, per destra e sinistra. (XS, S, M, L)


      Dimensioni dello stelo:
      Stelo modulare, cementato (EnduDur-S, LINK PorEx*): 50 mm – 280 mm
      Stelo modulare, non cementato, conico (Tilastan-S): 50 mm – 280 mm
      Stelo modulare, non cementato, cilindrico (Tilastan-S): 60 mm (Ø 10 – 18 mm), 120 mm – 280 mm (ciascuna dimensione disponibile nei seguenti diametri: Ø 12 – 18 mm)


      Meccanismo:
      Disponibile nelle versioni a perno rotante e a cerniera.


      Tipo di fissazione:
      Cementata e non cementata

      Centralizzatori:
      La forma dei centralizzatori permette una posizione centrale nel canale midollare. Inoltre, i centralizzatori impediscono il contatto tra lo stelo metallico e l’osso corticale, prevenendo così anche i picchi di sollecitazione nell’osso durante l’esercizio delle forze di flessione.3


      Tecnologia LINK PorEx:
      L’impianto è disponibile anche con un rivestimento per pazienti sensibili al metallo.13*


      *Disponibili su misura solo su richiesta.

      LINK MEGASYSTEM-C: coppia articolare modulare, Endo-Model con attacco conico femmina. Sostituzione condilare totale e versioni intracondilari.

      La protesi totale di ginocchio intracondilare modulare Endo-Model – W è un’integrazione della protesi di ginocchio Endo-Model.

      Dimensioni:
      3 dimensioni diverse per i componenti femorali e tibiali, per destra e sinistra. (S, M, L)


      Dimensioni dello stelo:
      Stelo modulare, cementato (CoCrMo): 100 mm – 160 mm (Ø 12 – 16 mm)
      Stelo modulare, non cementato, (Tilastan): 100 mm – 160 mm (Ø 12 – 24 mm)


      Materiale:
      CoCrMo, UHMWPE e LINK PorEx**



      Meccanismo:
      Disponibile in versione rotante.


      Tipo di fissazione:
      Cementata e non cementata


      Centralizzatori:
      La forma dei centralizzatori permette una posizione centrale nel canale midollare. Inoltre, i centralizzatori impediscono il contatto tra lo stelo metallico e l’osso corticale, prevenendo così anche i picchi di sollecitazione nell’osso durante l’esercizio delle forze di flessione.3


      Compatibilità:
      Endo-Model-W è compatibile con MEGASYSTEM-C. Tutti gli steli del sistema MEGASYSTEM-C con attacco conico maschio possono essere utilizzati.
      L’elevata modularità di questo sistema permette sia la sostituzione parziale dell’osso nella regione prossimale e distale del femore con piccoli incrementi, sia la sostituzione totale del femore.
      Per maggiori informazioni: MEGASYSTEM-C.


      *Denominazione interna
      **Solo su misura

      1. Petrou et al., Medium-term results with primary cemented rotating-hinge total knee replacement - A 7- to 15- year follow-up, THE JOURNAL OF BONE & JOINT SURGERY (Br), 2004
      2. Nieder et al., Mid-term results of 1837 cases at Primary Knee Arthroplasty Follow-up period 2-12 years (mean 6.6 years), Scientific Exhibition: 20th SCIOT World Congress, 1996
      3. Engelbrecht et al., Die Rotationsendoprothese des Kniegelenks, Springer Verlag,1984
      4. Bistolfi et al., Endo-Model® Rotating-hinge Total Knee for Revision Total Knee Arthroplasty, Orthopedics, 2013
      5. Sanguineti et al., Total knee arthroplasty with rotating-hinge Endo-Model® prosthesis: clinical results in complex primary and revision surgery, Arch Orthop Trauma Surg, 2014
      6. Bistolfi et al., Results with the Endomodell rotating hinged knee prosthesis after 18 years of follow-up, University of Turin: Department of Orthopedics and Traumatology
      7. Lazano, Better Outcomes in Severe and Morbid Obese Patients (BMI>35kg/m^2) in Primary Endo-Model® Rotating-Hinge Total Knee Arthroplasty, The Scientific WorldJOURNAL, 2012
      8. Dae Kyung Bae et al, Long-Term Outcome of Total Knee Arthroplasty in Charcot Joint: A 10- to 22-Year Follow-u, THE JOURNAL OF Arthroplasty, 2009
      9. Mavrodontidis et al., Application of the Endomodel Rotating Hinge Knee Prosthesis for Knee Osteoarthritis, Journal of surgical orthopaedic advances, 2008
      10.  Argenson et al., Total knee arthroplasty in femorotibial instability, Orthopäde S45-47, 2000
      11. Atrey et al, A 3 year minimum follow up of Endoprosthetic replacement for distal femoral fractures - An alternative treatment option, Journal of Orthopaedics,2017
      12. Felli et al., The Endo-Model® rotating hinge for rheumatoid knees, Orthopäde, 2016.
      13. Bader et al. Alternative Werkstoffe und Lösungen in der Knieendoprothetik für Patienten mit Metallallergie, Der Orthopäde 2008

      LINK Endo-Model SL

      • Highlight
      • Leggi di più
      • Video
      • 3D Ansicht
      • Risorse
      • Flessibile nell’ampia gamma di scelta di impianti compatibili
         
      • Design anatomico, per potenziale preservazione dell’osso e dei tessuti molli
         
      • Espandibile grazie alla compatibilità con MEGASYSTEM-C

      Potenziale per conservazione delle ossa e dei tessuti molli

      • Accoppiamento con distrazione e rilascio di tessuti molli minimi
      • Dimensioni ottimali del guscio per conservazione del tessuto osseo

      Adattato anatomicamente

      • Valgo di 6° dalla linea di articolazione
      • Piatto tibiale con 8° di inclinazione in direzione dorsale
      • La rotula crea un movimento fisiologico e un’autoguida rotazionali2

       

       

       

       

       

      Ampia gamma di steli

      • Steli modulari, cementati e non cementati, per femore e tibia
      • Stelo monoblocco cementato per tibia

      Tecnica chirurgica riproducibile

      • Interfacce, su misura per il
        ginocchio primario LINK GEMINI SL
      • Set di strumenti moderni e modulari

      Flessibile

      • Passaggio intraoperatorio da protesi a perno rotante a protesi a cerniera con componenti dell’impianto in situ
      • Flessibilità intraoperatoria perché pienamente compatibile con il sistema MEGASYSTEM-C per il trattamento di tumori e per gli interventi di revisione1

      Progettato per essere stabile e affidabile

      • Basato sul modello LINK Endo-Model
      • Ampia “distanza di salto” per una flessione del ginocchio più sicura

      Accoppiamento e disaccoppiamento nel piano articolare

      • Minima distrazione dei tessuti molli durante la riduzione

      Stabilità rotazionale in estensione

      • Stabilità anche in presenza di danni ai tessuti molli
      • L’impianto è stato sviluppato per favorire un’andatura naturale garantendo la massima affidabilità

      [Translate to Italienisch:] LINK Endo Model SL Rotational and Hinge Knee Prosthesis – fixed hinge version V02

      [Translate to Italienisch:]
      1. Rodolfo Capanna MD, Guido Scoccianti MD, Filippo Frenos MD, Antonio Vilardi MD, Giovanni Beltrami MD, Domenico Andrea Campanacci MD, What was the Survival on Megaprostheses in Lower Limb Reconstruction after Tumor Resection, Clin. Orthop. Relat Res. (2015) 473: 820-830

      2. H. Thabe, „Auswirkungen verschiedener konstruktiver Prothesenmerkmale auf Langzeitergebnisse“, Akt Rheumatol 2013;38

       

      31 Bibliografia aggiuntiva

      Sviluppo basato sulla protesi Endo-Model® a perno rotante e a cerniera, il cui utilizzo ha riscosso molto successo nel corso degli anni.

      E. Engelbrecht, A. Siegel, J. Röttger, and Prof. H. W. Buchholz*
      Statistics of Total Knee Replacement: Partial and Total Knee Replacement, Design St. Georg
      Journal of Clinical Orthopaedics, 1976, No. 120, pp 54-64 (K3)

      E. Engelbrecht, E. Nieder, E. Strickle, A. Keller
      Intrakondyläre Kniegelenkendoprothese mit Rotationsmöglichkeit
      - ENDO-MODELL®
      CHIRURG 52: 368-375 (1981) (K1)

      R. Dederich und L. Wolf
      Kniegelenkprothesen-Nachuntersuchungsergebnisse
      Unfallheilkunde (1982) 85:359-368 (K2)

      J. Röttger, K. Heinert
      Die Knieendoprothesensysteme (Schlitten- und Scharnierprinzip).
      Beobachtungen und Ergebnisse nach 10 Jahren Erfahrung mit
      über 3700 Operationen.
      Z. Orthop. 122(1984) 818-826 (K17)

      E. Nieder, E. Engelbrecht, A. Keller
      Totale intrakondyläre Scharniergelenkendoprothese mit
      Rotationsmöglichkeit - Endo-Modell®
      Reprint from Issue 5: Orthopädische Praxis, 1987, 23. Jahresgang,
      Seite 402-412 (K34)

      K. Heinert, E. Engelbrecht
      Total Knee Replacement - Experience with a Surface and
      Total Knee Replacement: Further Development of the Model St. Georg®. 2400 Sledges and Hinges
      Proceedings of the International Symposium on Total Knee Replacement, May 19-20, 1987, Nagoya, Japan Springer Verlag:, Berlin Heidelberg, New York Tokyo (1987),
      pp 257-273 (K53)

      E. Engelbrecht, M.D.
      The Tibial Rotating Knee Prosthesis “Endo” Model: Surg. Technique
      The Journal of Orthopaedic Surgical Techniques, Volume 3,
      Number 2, 1987 (K36)

      K. Heinert, E. Engelbrecht
      Langzeitvergleich der Knie-Endoprothesensysteme St. Georg®
      10-Jahres-Überlebensraten von 2236 Schlitten- und Scharnier Endoprothesen
      Der Chirurg (1988) 59:755-762 (K38)

      F. Madsen, P. Kjarsgaard-Andersen, M. Juhl, O. Sneppen
      A Custom-Made Prosthesis for the Treatment of Supracondylar
      Femoral Fractures after Total Knee Arthroplasty: Report of Four Cases
      Journal of Orthopaedic Trauma, Vol. 3, No. 4, pp. 333-337,1989 (K42)

      E. Nieder
      Schlittenprothese, Rotationsknie und Scharnierprothese Modell
      St. Georg® und Endo-Modell®. Differentialtherapie in der primären
      Kniegelenkalloarthroplastik
      Orthopäde (1991) 20:170-180 (K45)

      G. von Förster, D. Klüber und U. Käbler
      Mittel- bis langfristige Ergebnisse nach Behandlung von 118 periprothetischen
      Infektionen nach Kniegelenkersatz durch einzeitige Austauschoperationen
      Orthopäde(1991) 20: 244-252 (K46)

      Adolph V. Lombardi, Jr, Thomas H. Mallory, Robert W. Eberle, and Joanne B. Adams
      Results of Revision Total Knee Arthroplasty Using Constrained Prostheses
      Seminars in Arthroplasty, Vol 7, No. 4 (October), 1996: pp 349-355

      E. Engelbrecht, E. Nieder, D. Klüber
      Reconstruction of the Knee - Ten to Twenty Years of Knee Arthroplasty at
      the Endo-Klinik: A Report on the Long-term Follow-up of the St. Georg®
      Hinge and the Medium-term Follow-up of the Rotating Knee Endo-Model®
      Springer Verlag: Tokyo, Berlin, Heidelberg, New York (1997) (K57)

      E. Nieder
      Revisionsalloarthroplastik des Kniegelenks
      Sonderausgabe aus: Orthopädische Operationslehre, Band II/1: Becken und untere Extremität
      Herausgegeben von R. Bauer, F. Kerschbaumer und S. Poisel

      F. Alt, U. Sonnekalb, N. Walker
      Unikondyläre Schlittenprothese versus scharniergeführte
      Totalendoprothesen des Kniegelenkes
      Orthopädische Praxis 1/98, 34. Jahresgang, Seite 20-24, 1998 (K61)

      A. V. Lombardi, T. H. Mallory, R. E. Eberle, J. B. Adams
      Rotating Hinge Prosthesis in Revision Total Knee Arthroplasty:
      Indications and Results
      A Reprint from Surgical Technology International VI, 1998 (K55)

      E. Nieder, G.W. Baars, A. Keller
      Totaler Tibia-Ersatz Endo-Modell®
      Orthopädie Aktuell: Nr. 5/1998, LINK News (K60)

      S. Schill, H. Thabe
      Die periprothetische Knieinfektion - Therapiekonzept, Wertigkeit
      und mittelfristige Ergebnisse
      Aktuelle Rheumatologie, Heft 5, 24. Jahrgang, 1999, pp 153-160 (K70)

      G.W. Baars
      Knieendoprothetik: Das optimale Implantat für jeweilige Indikation finden
      Orthopäde 2000 (Suppl1) 29: S1-2

      M. Zinck, R, Sellkau
      Rotationsknieprothese Endo-Modell®- Geführter Oberflächenersatz mit Sti(e)l
      Orthopäde 2000 (Suppl1) 29: S 38-42

      M. Crowa, E. Cenna, C. Olivero
      Rotating knee prosthesis - Surface or hinge replacement?
      Orthopäde 2000 (Suppl1) 29: S 43-44

      J-N. Argenson. J M. Aubaniac
      Total Knee arthroplasty in femorotibial instability
      Orthopäde 2000.29:S 45-47, Springer Verlag 2000 (K72)

      M. von Knoch, R. Brocks, C. Siegmüller, G. Ribaric, L. Leupolt,
      G. von Förster
      Knieflexion nach Rotationsknieendoprothese
      Z. Orthop 2000; 138: 66-68 (K71)

      R.E. Windsor, K. Steinbrink
      Controversies in Total Knee Replacement Two-stage exchange is the optimal treatment for an infected total knee replacement
      Oxford University Press 2001 (K78)

      A. Katzer, R. Sellckau, W. Siemssen, G. von Foerster
      ENDO-Modell Rotating Knee Prosthesis: a functional analysis
      J Orthopaed Traumatol (2002) 3:163-170, Springer Verlag 2002

      Thomas Nau, MD, E. Pflegerl, MD, J. Erhart, MD, and V. Vecsei, MD
      Primary Total Knee Arthroplasty for Periarticular Fractures
      The Journal of Arthroplasty, Vol 18, No 8, 2003 (K82)

      G. Petrou, H. Petrou, C. Tilkeridis, T. Stavrakis, T. Kapetsis, N.
      Kremmidas, M. Gavras
      Medium-term results with a primary cemented rotating-hinge total knee replacement
      A 7-TO 15-YEAR FOLLOW-UP
      J Bone Joint Surg (Br), 2004; 86-B :813-17 (K84)

      M.R. Utting, J.H. Newman
      Customised hinged knee replacement as a salvage procedure for failed total knee arthroplasty
      The Knee 11 (2004) 475-479 (K86)

      Nayana Joshi, Antonio Navarro-Quilis
      Is There a Place for Rotating-Hinge Arthroplasty in Knee Revision Surgery for Aseptic Loosening?
      The Journal of Arthroplasty 2008; 23(8):1204-1210 (K94)

      M. Napp, M. Frank, M. Witt
      Pathologische Fraktur des distalen Femurs bei Knie-TEP
      Der Orthopäde, Band 38, Heft 10, Oktober 2009 (K96)

      Dae Kyung Bae, Sang Jun Song, Kyoung Ho Yoon, Jung Ho Noh
      Long-Term Outcome of Total Knee Arthroplasty in Charocot Joint:
      A 10- to 22- Year Follow-Up
      The Journal of Arthroplasty 2009; 24(8):1152-1156 (K98)

       


      Coni femorali e tibiali TrabecuLink

      • Highlight
      • Leggi di più
      • Design e caratteristiche
      • Video
      • Risorse
      • Stabile con fissazione non cementata
         
      • Elastico grazie agli assi di piegatura integrati
         
      • Versatile per un’ampia gamma di soluzioni 7

      I dinamici coni femorali e tibiali TrabecuLink sono una soluzione interessante per il restauro non cementato di difetti ossei10 e per fornire un supporto aggiuntivo alla protesi in caso di perdita ossea nella tibia prossimale. La combinazione fra design dinamico5, 6 dei coni e materiale biocompatibile Tilastan– E11, 12 è ideale per garantire una fissazione stabile e duratura e un’efficace rigenerazione ossea.

      La struttura tridimensionale di TrabecuLink, grazie alla dimensione dei pori, alla porosità e alla profondità della struttura, contribuisce a promuovere l’osteoconduzione e la microvascolarizzazione, tenendo conto dei requisiti dello strato proteico che ricopre la struttura (fibronectina - vitronectina - fibrinogeno).1, 2 I coni TrabecuLink possono essere utilizzati in combinazione con la famiglia di protesi di ginocchio LINK Endo-Model in una vasta gamma di dimensioni e versioni. La scelta delle dimensioni corrisponde alle dimensioni delle protesi a cerniera.

      Stabile nella fissazione metafisaria9, 13

      • Rinforzo della struttura ossea in caso di difetti dell’osso femorale e tibiale
      • Elevata stabilità primaria, sia per il cono TrabecuLink stesso sia per la componente protesica cementata nel cono
      • Interfaccia non cementata con l’osso per la rigenerazione ossea


      Elastico grazie agli assi di piegatura integrati nella parete metallica interna

      • La compressione meccanica favorisce la rigenerazione ossea5, 6
      • Assi di piegatura per l’adattamento alle superfici ossee
      • Uniformità garantita dall’elasticità strutturale, che facilita anche l’inserimento dei coni femorali e tibiali TrabecuLink
      • Effetto molla per favorire il posizionamento intraoperatorio

       

      Versatile per un’ampia gamma di soluzioni 7

      • Può essere combinato con tutti i componenti della famiglia delle protesi di ginocchio LINK Endo-Model
      • Le dimensioni corrispondono alle dimensioni delle protesi a cerniera del ginocchio
      • Possono essere realizzati modelli personalizzati


      Protettivo grazie alle pareti metalliche interne

      • Impedisce la penetrazione del cemento osseo nella struttura di TrabecuLink
      • Fissazione affidabile del cemento mediante posizionamento speciale di “tacche” (facile revisione)


      Rispettoso nei confronti dell’ambiente3, 8

      • Produzione della collaudata lega di titanio preservando le risorse

      TrabecuLink
      Struttura tridimensionale per una crescita ossea ottimale

      •  La geometria dei pori (porosità: 70%, dimensione dei pori: 610 – 820 μm, profondità della struttura: fino a 2 mm) garantisce un’eccellente crescita cellulare1, 2, 4

      Riempimento dei pori

      La sequenza di immagini mostra il riempimento di un poro della struttura TrabecuLink con tessuto in condizioni di coltura cellulare in vitro. La fibronectina fissata dai fibroblasti umani e continuamente riorganizzata per un periodo di otto giorni è visibile sotto forma di fibre verdi. La fibronectina è un componente della matrice extracellulare che si forma in una fase iniziale del processo di guarigione. Costituisce una base per l’incorporazione del collagene, che è essenziale per la mineralizzazione del tessuto e la crescita dell’osso nella struttura. Oltre all’accumulo di fibronectina, che aumenta nel tempo, si può osservare una chiara contrazione della matrice verso il centro del poro. Questo meccanismo di contrazione, attribuibile alle forze cellulari che agiscono nel tessuto, accelera la velocità di riempimento del tessuto rispetto a una crescita tissutale strato per strato (riferimento: Joly P et al., PLOS One 2013; https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0073545). Julius Wolff Institute, Charité - Universitätsmedizin Berlin

      Coni femorali TrabecuLink

      4 dimensioni e 3 versioni

      • XS, S, M, L
      • 3 zone (sinistra e destra),
        2 zone (neutrale),
        prossimale (neutrale)

      Coni femorali 3 zone TrabecuLink
      in combinazione con la protesi di ginocchio Endo-Model


      Coni tibiali TrabecuLink

      4 dimensioni e 4 versioni

      • XS, S, M, L
      • pieno, metà di destra,
        metà di sinistra, pieno

      Coni tibiali TrabecuLink in combinazione con
      protesi di ginocchio Endo-Model e Endo-Model SL

      Produzione additiva per coni TrabecuLink di nuova generazione

      Coni TrabecuLink

      Riferimenti (generali)

      1. Cecile M. Bidan, Krishna P. Kommareddy, Monika Rumpler, Philip Kollmannsberger, Yves J.M. Brechet, Peter Fratzl, John W.C. Dunlop. et al.; How Linear Tension Converts to Curvature: Geometric Control of Bone Tissue Growth; PLoS ONE 7(5): e36336. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0036336 (2012)
      2. Pascal Joly, Georg N. Duda, Martin Schöne, Petra B. Welzel, Uwe Freudenberg, Carsten Werner, Ansgar Petersen, et al.; Geometry-Driven Cell Organization Determines Tissue Growth in Scaffold Pores: Consequences for Fibronectin Organization; PLoS ONE 8(9): e73545. doi.org/10.1371/journal.pone.0073545 (2013)
      3. Dr. Malte Drobe, Franziska Killiches; Vorkommen und Produktion mineralischer Rohstoffe – ein Ländervergleich; Bundesanstalt für Geowissenschaften und Rohstoffe Hannover; http://www.bgr.bund.de/DE/Themen/Min_rohstoffe/Downloads/studie_rohstoffwirtschaftliche_einordnung_2014.pdf?__blob=publicationFile&v=4 (2014)
      4. Steinemann SG; Compatibility of Titanium in Soft and Hard Tissue – The Ultimate is Osseointegration; Materials for Medical Engineering, WILEY-VCH, Volume 2, Page 199-203
      5. Gerald Küntscher; Praxis der Marknagelung; Friedrich-Karl Schattauer-Verlag (1962)
      6. R. Texhammer, C. Colton et al.; AO-Instrumente und Implantate (Technisches Handbuch); Springer Verlag, 2. Auflage, S.25 (2011)
      7. Gabriele Panegrossi, corresponding author Marco Ceretti, Matteo Papalia, Filippo Casella, Fabio Favetti, and Francesco Falez; Bone Loss Management in Total Knee Revision Surgery; Int Orthop. 2014 Feb; 38(2): 419–427; www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3923937/ (2014)
      8. Conflict Minerals: MEPs Secure Mandatory Due Diligence for Importers; Press release - External/international trade − 22-11-2016 - 19:07; www.europarl.europa.eu/news/en/news-room/20161122IPR52536/conflict-minerals-meps-secure-mandatory-due-diligence-for-importers (2016)
      9. Henricson A, Linder L, Nilsson KG.; A Trabecular Metal Tibial Component in Total Knee Replacement in Patients Younger than 60 Years: a Two-year Radiostereophotogrammetric Analysis; J Bone Joint Surg Br. 2008;90:1585–1593. doi: 10.1302/0301-620X.90B12.20797 (2008)
      10. P. K . Sculco, M. P. Abdel, A. D. Hanssen, D. G. Lewallen; The Management of Bone Loss in Revision Total Knee Arthroplasty; Bone Joint J 2016;98-B(1 Suppl A):120–4 (2016)
      11. Peter Heinl, Lenka Müller, Carolin Körnera, Robert F. Singera, Frank A. Müllerb; Cellular Ti–6Al–4V Structures with interconnected Macro Porosity for Bone Implants Fabricated by Selective Electron Beam Melting; Acta Biomaterialia Volume 4, Issue 5, September 2008, Pages 1536–1544 (2008)
      12. Hong Wang, Bingjing Zhao, Changkui Liu, Chao Wang, Xinying Tan, Min Hu; A Comparison of Biocompatibility of a Titanium Alloy Fabricated by Electron Beam; PLOS ONE | DOI:10.1371/journal.pone.0158513 July 8 2016, (2016)
      13. Ivan De Martino, Vincenzo De Santis, Peter K Sculco, Rocco D’Apolito, Joseph B Assini, Giorgio Gasparini; Tantalum Cones Provide Durable Mid-Term Fixation in Revision TKA; Clin Orthop Relat Res 473 (10), 3176-3182 (2015)

      Waldemar Link GmbH & Co. KG

      Endoprostheses "Made in Germany"

      Prodotti

      • Protesi d’anca
      • Protesi di ginocchio
      • Recupero degli arti

      Azienda

      • Chi siamo
      • Lavora con noi
      • Contatti

      Il vostro contatto con noi

      Link Italia S.p.A.
      Via Cascina Belcasule, 11
      I-20141 Milano (MI)
      +39 02 535421
      info@linkitaliaspa.it
      https://www.linkitaliaspa.it

      2021 © Waldemar Link GmbH & Co. KG   Termini e condizioni standard (acquisto, vendita) | Nota legale | Condizioni di utilizzo | Politica sulla privacy | Informativa sulla privacy per i candidati

      Please confirm

      This area is intended exclusively for medical professionals and, in accordance with the German Advertising of Medicines Act (HWG), must only be made available to certain professional personnel.
      No, I am not a medical professional

      Login

      Login utente

      Inserisci username e password per effettuare il login
      Registrazione Passwort zurücksetzen